Stress e paure ingrassano

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stress paure ingrassano

Rimugino, insoddisfazione, freddo, sono tutti fattori che portano a consumare più cibo per compensazione.

Se c’è la paura non c’è la felicità, diceva Seneca. Non c’è neanche il peso-forma, dice la scienza secondo la quale stress e paure ingrassano.

Difatti, l’uomo nasce magro e se mangiasse solo in caso di fame non avrebbe problemi di peso. Spesso intervengono altri fattori che inducono a ingerire più cibo del necessario.

Quali sono questi fattori ce lo dice Stefano Zambelli, Certificato in Alimentazione e Integrazione Alimentare presso la New Jersey State University, Master in Fitness Sciences ISSA-USA, preparatore atletico e personal trainer.

  • L’insoddisfazionePer l’ipotalamo l’insoddisfazione per quello che siamo e facciamo è simile ad un segnale di scarso nutrimento da compensare mangiando di più (cibi di conforto, grassi e zuccherini…)
  • Il rimugino. Ricerche sul cervello hanno messo in luce che chi pensa e ri-pensa troppo alla stessa cosa non ce la fa a dimagrire. “Domani mi metto a dieta”, “passate le feste mi metto a dieta e vado in palestra”…
  • Metabolismo psichico. Non dobbiamo leggere e interpretare il metabolismo solo da un punto di vista biochimico (anche se è fondamentale conoscerlo e valutarlo); rimane una lettura parziale, manca il lato psicologico emotivo del metabolismo, la “forza mentis” (F.Marelli).
  • Altre variabili. Con il freddo aumentano le calorie introdotte nell’organismo, almeno 100 Kcal in più al giorno rispetto alla media assunta nella stagione calda o temperata, con un picco tra dicembre e gennaio (European Journal of Clinical Nutrition). Chi mangia velocemente assume senza accorgersene il 20-30% di calorie in più perché occorrono circa 20 minuti prima che lo stomaco invii segnali di sazietà al SNC (University Rhode Island)
  • Ambiente Nagativo. Il fatto che in alcune nazioni si stia verificando negli ultimi anni un aumento progressivo di sovrappeso/obesità non può essere attribuito solo alla genetica e alla “debolezza psicologica”. Questi rapidi cambiamenti indicano una spiegazione plausibile e aggiuntiva un “ambiente tossico obesogeno” Lo spiegano bene  P.Alleri, R. Ruocco,nel libro “il peso delle emozioni. Conoscere, affrontare e vincere l’obesità”. Franco Angeli Edit. 2008