La rivalsa della birra: uno studio ammette che fa bene

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In questi anni le diete ipocaloriche hanno sempre bandito dal regime alimentare le bevande alcoliche, in particolare la birra. Nonostante gli amanti della bionda (della scura o della rossa anche, a seconda dei gusti) abbiano provato nel tempo a rivendicare il valore della bevanda, nessuno pareva credere ai benefici in grado di portare al nostro corpo.

Oggi invece arriva la rivalsa della birra e dei suoi vantaggi, strano ma vero, sarà davvero e plausibilmente possibile esclamare “la birra non fa male”. A capo della questione è giunta una ricerca condotta su esplicito volere di AssoBirra. Certo, magari non fa proprio dimagrire, però pare sia ipocalorica e conveniente in quanto bevanda naturale.

La birra in Italia

Non neghiamolo: in Italia siamo pazzi della birra, tant’è vero che non solo sta aumentando la vendita, ma stanno sorgendo anche moltissimi birrifici artigianali. Un’attività che, per fortuna, diventa sempre più redditizia, motivo per cui sono sempre più le iniziative che cercano di avvicinare la ristorazione e il campo culinario all’utilizzo della birra.

Stano ai dai sui consumi, quasi quattro italiani su quattro sono assidui bevitori di birra, un dato che è cresciuto parecchio negli ultimi cinque anni. Un dato che, è bene sottolineare, ha trovato terreno fertile soprattutto nel gentil sesso, visto che sono aumentate in maniera esponenziale le donne amanti di birra. Grazie a ciò, i consumatori frequenti sono saliti del 70%, migliando quindi l’economia delle aziende produttrici, e dei mastri birrai artigiani.

Lo studio

Tornando allo studio fortemente voluto da AssoBirra, sono state condotte delle interviste agli italiani. Il 40% degli intervistati, attenti alla dieta quotidiana, hanno inserito la birra nel loro regime considerandola sana. Al contempo il 52% definisce la bevanda superalcolica come facilmente digeribile. Proseguendo su questi dati, il 39% degli intervistati parla di effetti antiossidanti. Sono stati superati cioè in tal modo tutti quei cliché tipici, quei luoghi comuni che per troppi anni hanno guastato la reputazione della birra.

Sembra dunque ormai superato il periodo in cui si parlava di bevanda al luppolo come classico esempio di rozzezza, e di scarsa qualità. Oggi la si descrive viceversa come una bevanda tendenzialmente naturale e dal basso contenuto calorico. Anzi stando alla ricerca, assumendola il nostro organismo riceve degli elementi utili dal punto di vista nutritivo ed energetico. Essa è pur seme costituita da acqua per circa il 90-93%, oltre ad avere al suo interno dei sali minerali utili come il potassio e il magnesio, nonché sostanze quali lo zinco, il selenio e vitamine idrosolubili (B2, B3 e folati). In più, contrariamente a quanto affermato sino ad ora, possiede un alto contenuto di fibre e poco alcol. La qual cosa consente agli italiani, purché consumata con moderazione di apportare sostanze nutritive a basso contenuto calorico.

Bere un bicchiere di birra chiara da 250cc, infatti, non supera le 85 kcal, un quantitativo inferiore rispetto a tante bevande che si assumono ogni giorno.

Veramente la bevanda al luppolo fa bene?

Sarà questa la rivendicazione dei valori della birra? Sicuramente, potremo smetterla di credere a tutti quei cattivi epiteti che hanno regalato alla birra la nomea di bevanda poco salutare.

Tuttavia bisogna imparare ad inserirla in un’alimentazione che sia di per sé leggera e salutare. Ad esempio la si può abbinare bene ad una classica dieta mediterranea, nella quale la birra diventa la bevanda perfetta per accompagnare i cibi.