Fisioterapia posturale, i principi della rieducazione posturale Mezieres

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Fisioterapia posturale

Nell’ambito della fisioterapia posturale, una delle tecniche più impiegate dal Dopoguerra ad oggi è certamente la rieducazione Posturale Mezieres. Questo metodo ha come principale obiettivo quello di provvedere alla normalizzazione, in base a determinati criteri, della struttura di un corpo, facendo in modo di intervenire sul meccanismo di retrazione e accorciamento delle varie catene muscolari che sono poi la causa di un gran numero di dismorfismi, come ad esempio cifosi, scoliosi e iperlordosi, che colpiscono tantissime persone.

Il primo passo, quindi, è sempre quello di trovare un centro di rieducazione posturale Firenze di qualità a cui affidarsi, in modo tale da avere le garanzie sui professionisti che andranno a lavorare per risolvere questo tipo di problematiche che affliggono, in fin dei conti, buona parte della popolazione.

Fisioterapia posturale Mezieres, perché è utile contro i dolori cronici

Spesso e volentieri si procede con questo tipo di disturbi cronici con un trattamento con l’obiettivo di limitare i sintomi, ma i risultati sono piuttosto deludenti. La rieducazione posturale Mezieres, quindi, ha come obiettivo principale quello di provare ad allentare tutte le varie tensioni muscolari e dare ai muscoli la loro lunghezza originale.

Questo trattamento fisioterapico, quindi, mette in condizione il paziente di raggiungere posizioni che possono stimolare l’allungamento delle catene muscolari. In questo senso, ecco che la trazione che viene impressa non è solo continua, ma anche simultanea rispetto alle parti più estreme delle catene muscolari. Di conseguenza, l’effetto è quello di bloccare, il più possibile, sia gli adattamenti che le compensazioni.

Questi specifici posizionamenti devono essere mantenuti con notevole attenzione e rigore, piuttosto a lungo. Questo tipo di rieducazione posturale ha uno stretto legame anche con un importante lavoro che deve essere svolto dal punto di vista dell’espirazione. Quest’ultimo processo permette di contrastare in modo specifico le lordosi, garantendo un allungamento del diaframma, un altro muscolo di primo piano per quanto riguarda la statica.

Proprio tutti questi esercizi di allungamento della muscolatura colpita dalla problematica o dalla patologia cronica, ovviamente in tempistiche corrette e sufficienti, garantirà un fluage: in pratica, si tratta di un allungamento che poi consente al muscolo di non tornare nella posizione iniziale. La sensazione, per il paziente, è quella di rimanere in uno stato di stretching prolungato.

Ogni seduta una gran fatica, ma spesso ne vale la pena

È chiaro che ciascuna seduta di questo trattamento fisioterapico è molto faticosa, soprattutto per il paziente. Bisogna, però, considerare come, in questo modo, i risultati che si potranno ottenere garantiranno un sollievo decisamente notevole non solo in riferimento alla colonna, ma anche in tutte le zone più distanti.

Quindi, questa tecnica particolare di rieducazione posturale può tornare decisamente utile in un gran numero di disturbi, come ad esempio cervicalgie, lombalgie, scoliosi, dolori ai piedi, morbo di Morton, sciatica, dorsalgie, terapie successive ad un intervento chirurgico alla spalla o all’anca e così via.

È molto importante mettere in evidenza come, nella maggior parte dei casi, la causa vera e propria del problema che colpisce alcune persone è piuttosto lontana dai punti in cui insorgono i vari sintomi. In fondo, si tratta di disturbi e patologie con cui sempre più persone finiscono con l’averci a che fare nella vita di tutti i giorni.

Proviamo a pensare a chi sta seduto sempre nella stessa posizione davanti al computer in ufficio. Giorno dopo giorno, senza mantenere una postura corretta e ottimale, ecco che tale situazione porterà all’emersione di altri dolori in altre zone del corpo, magari distanti rispetto alla schiena. Il consiglio migliore da seguire, quindi, è quello di optare per la fisioterapia posturale, che può essere veramente utile senza, al contempo, avere un approccio invasivo.