Echinacea cos’è? Benefici e controindicazioni

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echinacea

L‘Echinacea è una pianta dalla straordinaria capacità di rafforzare il sistema immunitario. Infatti viene definita immunostimolante. inoltre possiede anche altre proprietà interessanti e utili per il benessere dell’organismo; il nome scientifico dell’Echinacea è “echinacea purpurea”, oppure “echinacea angustifolia”, ma questi nomi definiscono solo due specie della pianta, le più importanti.

Classificazione dell’Echinacea

E’ una pianta che fa parte della famiglia delle composite, e oltre a essere immunostimolante è anche un antivirale, cura i sintomi delle malattie da raffreddamento, e favorisce l’attivarsi delle difese immunitarie naturali. Le proprietà dell’Echinacea sono davvero molte, ad esempio la radice è ricca di polisaccaridi, questi componenti sono i fautori delle proprietà immunostimolanti. Questa pianta viene usata proprio per questo motivo in fitoterapia, con lo scopo di favorire le difese immunitarie, in quanto stimola le difese naturali nel corpo umano, rendendo più forte l’organismo nei confronti degli attacchi infettivi.

Proprietà e benefici della pianta

Il grande utilizzo di questa pianta preziosa si deve soprattutto alla proprietà di attivare i linfociti e rinforzare le difese del corpo umano, sia negli adulti che nei bambini; questo meccanismo si attiva attraverso l’aumento di leucociti, e in particolare dei granulociti polimorfonucleati comunemente chiamati neutrofili, così come in concomitanza avviene anche l’attivazione dei monociti macrofagi nel sistema endoteliale, che sono, per utilizzare un termine semplice, i “guardiani” del nostro corpo, che hanno il compito di “mangiare” gli agenti estranei dannosi che vengono introdotti nel nostro organismo come batteri e funghi.

Le sostanze principali contenute nella pianta

L’Echinacea contiene anche flavonoidi derivati dell’acido caffeico come ad esempio la luteolina, la quercetina, olio essenziale, alchilamidi e polieni, in particolare la echinacoside svolge azione batteriostatica e antibiotica, capace di inibire la proliferazione dei batteri, un potente antivirale che ostacola l’insediamento dei virus nelle cellule sane; un uso adeguato e costante permette di prevenire e curare i sintomi delle malattie da raffreddamento, soprattutto nei periodi in cui siamo più esposti a questi malanni, ovvero nelle stagioni invernali, o quando l’organismo è debilitato da stress o dalla febbre. Le infezioni che riconosce e combatte efficacemente sono tutte quelle del sistema respiratorio e quelle dell’apparato urinario.

Utilizzo interno ed esterno

L’Echinacea è ottima anche per uso esterno, viene impiegata per la preparazione di pomate e lozioni per la pelle ad azione immunostimolante, antinfiammatoria, e protettiva, efficace contro ustioni, cicatrici, afte, ulcere, e dermatiti di ogni genere; possiede potenti proprietà cicatrizzanti poiché accelera la rigenerazione dei tessuti localizzando l’infezione e debellandola. E’ impiegata anche in altre preparazioni erboristiche per prodotti di bellezza e cura del corpo.

Come utilizzare l’Echianacea correttamente

Per uso interno generalmente l’utilizzo viene effettuato tramite decotti e tisane; il decotto si prepara con un cucchiaio raso di echinacea radice, e una tazza d’acqua abbondante, la radice ben sminuzzata va messa nell’acqua fredda, e poi va acceso il fuoco, l’acqua va portata a bollore, di seguito lasciar sobbollire per qualche minuto e spegnere il fuoco, coprire il pentolino e lasciare in infusione per altri 10 minuti. L”infuso prima di essere bevuto va filtrato. Se non si ha il tempo di preparare una tisana è possibile usufruire dei benefici dell’Echinacea utilizzando le capsule che ne contengono l‘estratto secco, in commercio ve ne sono da 500 o da 750 mg, che vanno assunte due volte al giorno lontano dai pasti, oppure è possibile acquistare le capsule da 400 mg, da prendere una volta al giorno, come prevenzione contro gli stati influenzali. Per l’uso interno è possibile utilizzare anche la tintura madre, che consiste nell’assumere dalle 30 alle 40 gocce due volte al giorno, lontano dai pasti, oppure come prevenzione o mantenimento vanno assunte 30 gocce una volta al giorno; questo aiuta l’azione immunostimolante e preventiva.

Le controindicazioni

Come tutte le piante medicinali l’Echinacea ha molte proprietà benefiche ma è soggetta anche a controindicazioni. Infatti può presentare alcuni effetti collaterali, la sua azione immunostimolante la rende non indicata in pazienti che anno in corso terapie immunosoppressive, trapianti o malattie autoimmuni, queste persone non possono assumere l’Echinacea in nessun formato. Può essere utilizzata anche in gravidanza ma sotto il diretto controllo del proprio medico di fiducia. Non è indicato l’uso interno nella prima infanzia.

Le origini e la storia

L’echinacea è originaria dell’America del Nord, precisamente del Messico, cresce anche nello stato della Louisiana e in Florida; in Italia è coltivata appositamente a scopo medicinale, ma anche ornamentale, grazie ai suoi bellissimi fiori color porpora. Le coltivazioni vengono attuate in serre o in zone climaticamente adeguate alla sua crescita e alla sua proliferazione. Anche l’Echinacea ha una sua storia, l’uso di questa pianta a scopo terapeutico risale agli indiani dell’America del Nord; le tribù indigene se ne servivano per trattare esternamente ferite e ustioni, e anche per uso interno, con le radici di questa pianta portentosa essi curavano le malattie da raffreddamento, il mal di gola e la tosse, la pianta è ancora oggi diffusa in tutto il Nord America e presenta numerose specie ovvero delle varietà alternative.

Le varietà

La specie più utilizzate sono la purpurea e la angustifolia, ma ne esistono altre, tra le quali: la laevigata, la paradoxa, la pallida, la sanguigna, e la simulata. Queste varie specie non sono tutte uguali in termini di proprietà medicamentose, le più attive ed efficaci sono la purpurea e l’angustifolia. La purpurea dopo essere stata bene analizzata dai ricercatori ha rivelato di contenere una più alta percentuale di acido caffeico che è proprio il componente responsabile dell’azione immunostimolante; gli studi clinici su questa pianta sono stati iniziati già nel lontano 1915, durante le varie sperimentazioni fu scoperto il suo meccanismo eccezionale d’azione sul sistema immunitario umano, intorno al 1930 furono ripresi gli studi sulla pianta, che proseguirono nei decenni fino al 1980 periodo in cui alcuni ricercatori tedeschi approfondirono la ricerca.

Molti impieghi utili

Oggi è la pianta curativa più ricercata è venduta, se vogliamo citare altre proprietà interessanti possiamo ricordare che è un ottimo rimedio naturale per la gengivite, con un’adeguata prescrizione medica può portare dei benefici anche alle donne in gravidanza, è un valido integratore naturale da assumere in inverno, e come già detto è un ottimo rimedio contro le ustioni soprattutto per i più piccoli perché lenisce in poco tempo il dolore provocato dalla bruciatura.